I vettori mostrano tutta la loro potenza solo se abbinati ai cicli. Consideriamo per esempio il seguente spezzone di programma, che inizializza a zero tutti gli elementi di un vettore di dimensione 1000:
double valori[1000];
int i;
for (i=0; i<1000; i++)
valori[i] = 0.0;
Si osservi il ciclo che incrementa l'indice i del vettore da 0 (primo elemento) fino a 999 (ultimo elemento) e assegna a ogni elemento il valore 0.0. Se avessimo dovuto realizzare la stessa cosa con le variabili "normali", avremmo avuto bisogno di mille righe di programma (un'assegnazione per ogni variabile)!
Per concludere, possiamo finalmente vedere in che modo, usando i vettori e i cicli, è facilmente realizzabile un programma per invertire una sequenza numerica:
int numeri[100];
int i,j;
for (i=0; i<100; i++)
{
cout<<"Fornisci il numero "<<i+1<<" della serie: ";
cin>>numeri[i];
if (numeri[i]==0)
break;
}
cout<<"I numeri visualizzati al contrario sono: ";
for (j= i -1; j>=0; j--)
cout<<numeri[j];
Si osservino le seguenti cose:
- il primo ciclo incrementa i da 0 fino a 99, ma termina prima se viene fornito un numero negativo (istruzione break);
- il vettore numeri viene utilizzato nei due cicli con due variabili indice diverse: i nel primo ciclo e j nel secondo. Questo è del tutto normale: la variabile indice serve solo per numerare (indicizzare) gli elementi del vettore, ma non ha alcuna particolare relazione col vettore stesso;
- nel secondo ciclo j parte dal valore i-1 (in quanto il numero negativo inserito per terminare il ciclo di acquisizione non dev'essere visualizzato nella sequenza) e termina con zero (indice del primo elemento) andando a decremento.
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